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Via alle domande per il Fondo Impresa Femminile

È in arrivo il Fondo Impresa Femminile, da maggio via alle domande. Potranno beneficiarne imprese già esistenti o nuove, nei settori di industria, artigianato, trasformazione di prodotti agricoli, commercio, servizi e turismo. 

Articolo di Roberta Adinolfi

La misura rientra nel pacchetto di interventi promossi dal Ministero a sostegno della impresa femminile e l’obbiettivo è quello di incentivare la partecipazione delle donne al mondo delle imprese, in un paese, l’Italia, in cui, in linea con il resto dell’Occidente, solo un’impresa su sei è guidata da donne. 

Raggiungeremo mai la parità dei sessi? Certo tanti passi sono stati fatti in questa direzione, recentissima la sentenza per cui si possa scegliere di dare al proprio figlio il cognome della madre, ma nel mondo del lavoro siamo ancora un po’ lontani dall’obbiettivo.C’è ancora molto da fare per potenziare l’imprenditoria femminile, la forza lavoro mondiale è composta più da uomini che da donne, e le lavoratrici, a parità di mansioni, guadagnano meno dei lavoratori. Inoltre le donne che fanno impresa, sono paradossalmente meno in Europa e in Nordamerica rispetto per esempio all’Asia, dove in alcuni Paesi le imprenditrici sono più numerose degli imprenditori.

L’Italia è in linea con il resto dell’Occidente: soltanto un’attività imprenditoriale su sei è guidata da una donna, su 6 milioni di imprese, solo 1,3 milioni e meno di 154mila quelle guidate da donne giovani. Se si parla di società innovative i numeri si abbassano ulteriormente, nonostante alcune ricerche internazionali rivelino che le startup fondate anche da donne abbiano maggiore probabilità di ricevere investimenti rispetto a quelle costituite da soli uomini, e altri studi sostengano che le donne siano più adatte a individuare i bisogni del mercato e a coglierne le opportunità.La pandemia iniziata nel 2020, purtroppo, ha aumentato questa disparità e da uno studio realizzato da Accenture e Quilt.AI insieme a Women20 , è emerso che la diffusione del Covid-19 ci ha ulteriormente allontanato dall’obbiettivo , generando una dilatazione del tempo necessario per raggiungere la parità di genere: si stima che dovremmo attendere il 2171. 

Questo è il contesto in cui nasce il Fondo Impresa Femminile, con l’obbiettivo appunto di incentivare le donne a partecipare al mondo delle imprese, e a realizzare progetti innovativi, potendo beneficiare di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. Un atto concreto che non mira a discriminare gli uomini ma, al contrario, ad aiutare noi donne a superare questa barriera invisibile che ancora sentiamo come un limite. 

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Chi può beneficiare del fondo?

La misura si rivolge a quattro tipologie di imprese femminili: 

  • Cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne socie 
  • Società di capitale con quote e componenti degli organi di amministrazione per almeno i due terzi di donne 
  • Imprese individuali con titolare donna 
  • Lavoratrici autonome con partita IVA 

Potranno presentare domanda imprese già costituite o nuove e nello specifico a partire dal 5 Maggio le imprese nuove o costituite nell’ultimo anno potranno compilare la domanda per presentarla a partire dal 19 Maggio mentre le imprese costituite da più di dodici mesi dovranno attendere rispettivamente il 24 Maggio e il 7 Giugno. Per presentare la domanda sarà necessario essere in possesso di un’identità digitale, di una firma digitale e di un indirizzo PEC.

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Come funziona e cosa finanzia?

In questa prima fase il Fondo, che ammonta in totale a 200 milioni di uro, prevede l’apertura di sportelli online e l’attivazione di azioni di accompagnamento, formazione e valorizzazione della cultura imprenditoriale delle donne. 

Le agevolazioni saranno concesse per programmi di investimento nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo. 

Se una libera professionista vuole costituire una nuova impresa, oppure l’impresa è stata costituita da meno di 12 mesi, si possono presentare progetti d’investimento fino a 250 mila euro. Il Fondo mette a disposizione un contributo a fondo perduto che varia in funzione della dimensione del progetto:per progetti fino a 100 mila euro, l’agevolazione copre fino all’80% delle spese (o fino al 90% per donne disoccupate) entro un tetto massimo di 50 mila euro;per progetti fino a 250 mila euro, l’agevolazione copre il 50% delle spese, fino a un massimo di 125 mila euro. 

Se invece si ha un’impresa attiva da più di 12 mesi, si possono presentare progetti d’investimento fino a 400 mila euro per sviluppare nuove attività o per ampliare attività esistenti. In questo caso, il Fondo prevede un mix di contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso zero, con una copertura fino all’80% delle spese ammissibili, per un massimo di 320 mila euro, da rimborsare in otto anni. 

In entrambi i casi, non è richiesto un valore minimo del progetto d’investimento, che dovrà essere realizzato in 24 mesi. Le proponenti possono inoltre richiedere, al momento della compilazione della domanda, il servizio di assistenza tecnico-gestionale che comprende un servizio di tutoraggio e un voucher di 2000 da utilizzare per marketing e comunicazione di un valore minimo di 4000 euro. 

Donne! Questa potrebbe essere un’occasione da non lasciarsi scappare! Potrebbe essere l’incentivo che vi mancava per provare a buttarvi nell’impresa che avete sognato, per aprire quel ristorantino che progettate da tempo, per concretizzare i vostri desideri, per dare il via alla vostra start-up! È il momento! Per saperne di più di seguito il link e in bocca al lupo da VetrinaFacile! 

Per maggiori informazioni consulta questo link.

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